Comparata dei sigari Kentucky all’Anice

Cari amici, chi mi conosce sa che sono appassionato dell’anice e delle bevande in commercio che lo contengono, ma qualche volta, mi piace anche provare i sigari aromatizzati all’anice.


Per questo motivo, giorni fa ho pensato di fare una comparata dei quattro sigari realizzati con il Kentucky ed aromatizzati all’anice, che si trovano in commercio in Italia: il Toscanello Blu, l’Ambasciator Italico Bianco Stellato, l’Avanti Azzurro Stellato e il Pedroni 1847 Mediterraneo.

L'anice è una spezia conosciutissima in tutto il mondo. Nell’antichità era diffusa fra molti popoli tra cui i romani che la usavano per insaporire pietanze a base di pollo, maiale e verdure, nonché in piccoli dolcetti speziati che venivano serviti a fine pasto.

Le proprietà digestive sono ricordate anche da Plinio il Vecchio che suggeriva di dormire su cuscini sotto cui erano messi semi di anice, che avrebbe dovuto scacciare la cattiva digestione

Da sempre l'anice ha fatto parte dei generi di sussistenza militari, poichè ritenuto un ottimo disinfettante intestinale, oltre che curativo di molti altri disturbi. Furono i monaci che, per primi, fin dal medioevo, incominciarono a sperimentare il mondo dell'odierna liquoristica provando, filtrando e miscelando le erbe raccolte, iniziando così un'attività ancora largamente praticata.

Bevande alcoliche aromatizzate con anice le troviamo in tutti paesi del bacino mediterraneo. In Francia era ingrediente dell'assenzio, bevanda in voga fra i pittori impressionisti per l'effetto stupefacente.

Nella Francia Sud Orientale si consuma il pastis, prodotto alcolico nato a Marsiglia che Simenon fa consumare anche all'ispettore Maigret in alcuni caffè parigini.

In Grecia l'ouzo è bevanda nazionale, come il raki (acquavite aromatizzata con anice e menta) in Turchia.

Anche l'Italia vanta numerosi prodotti: l'anisetta marchigiana, il sassolino modenese e la sambuca che possono essere bevuti lisci o usati per insaporire il caffè.

Ma in Toscana lo si usa in molti dolci: i brigidini di Lamporecchio, il buccellato lucchese, i cavallucci di Siena.

Tornando alla comparata, ne ho fumati due al giorno: il primo giorno il Pedroni 1847 Mediterraneo ed il Toscanello Blu ed il secondo giorno l’Ambasciator Italico Bianco Stellato e l’Avanti Azzurro Stellato.




Inutile dire che le finalità di questa comparata era solamente quella di individuare, secondo il mio palato, l’intensità aromatica dei sigari degustati.



Il Pedroni 1847 Mediterraneo parte con una buona intensità, che con il passare della fumata evolve lasciando spazio alle note del tabacco.



Il Toscanello Blu risulta piacevole con una media intensità aromatica e un’eccellente fumabilità.



L’Avanti Azzurro Stellato e l’Ambasciator Italico Bianco Stellato, li ho trovati entrambi molto interessanti, con un’ottima intensità aromatica, un’ottima costruzione e una lunga persistenza post-fumata.