Cari amici, oggi vi parlo della piccola maison di Meurville, Champagne Gaston Cheq, importato e distribuito in esclusiva in Italia da Acquaspiritosa Srls.
Ottanta famiglie. Un solo obiettivo, quello di continuare a restare fedeli alla storia di sempre, al proprio territorio e al prodotto che l’ha fatto grande. Sembra una favola, ma è la realtà della piccola cooperativa Coteaux du Landion nei dintorni di Meurville, nel sud della Champagne. Il loro cuore sono le vigne e soprattutto lo Champagne che da lì nasce, Gaston Cheq. Una perla, piccola (per numeri di produzione), ma preziosa ed esclusiva.
Una perla che con la sua coltivazione quasi esclusiva di Pinot Nero (solo un 20% degli uvaggi di Gaston Cheq è suddivisa tra Chardonnay e Pinot Meunier) oggi sbarca finalmente in Italia. Importatore e distributore esclusivo Acquaspiritosa Srls, l’azienda sarda dedita alla ricerca e alla distribuzione di piccole realtà produttive caratterizzate dall’assoluta eccellenza qualitativa. Proprio come tutta la linea degli Champagne Gaston Cheq.
Ma da dove arriva questo gioiello? Dalla zona dell’Aube, ed è strettamente legata alla storia di questo territorio. Nasce tutto nel 1908, quanto le autorità parigine decisero di normare le zone di produzione per garantire l’origine e la qualità dei vini. La regione Champagne venne riconosciuta praticamente subito tranne, purtroppo, il territorio dell’Aube. Nonostante la storia di Troyes e dintorni. Un’ingiustizia che provocò numerose rivolte, che riuscirono a sfociare in una vittoria solo grazie all’impegno di un uomo: Gaston Cheq. Nel 1927, quasi due decenni dopo quella che è conosciuta come la “grande ingiustizia”, riuscì a riportare tutto dove doveva essere.
Ed è come omaggio a questa figura storica che la cooperativa Coteaux de Landion, nata nel 1961, decide poi di dedicargli i propri vini, in accordo con gli eredi della famiglia Cheq. Un omaggio che parte dalla lavorazione della vigna - fatta con criteri etici e naturali in tutte le fasi di lavorazioni, in linea anche con i recenti indirizzi del Bureau du Champagne -, nella naturale coesione umana che si instaura tra le generazioni e i vari gruppi di lavoro e nella forte aderenza al territorio. Coerenza che li ha portati a sposare quasi solo un unico vitigno, uno dei tre vitigni emblematici della Denominazione Champagne, il Pinot Nero che cresce e prospera in questo sottosuolo marmoso composto da calcari del Kimmeridgian. Una poesia vinicola che la Maison Gaston Cheq ha deciso di declinare in sole sei etichette: Gaston Cheq Brut, Gaston Cheq Demi Sec, Gaston Cheq Rosé, Gaston Cheq Brut Blanc de Blancs, il Blanc de Noirs Millesimato Extra Brut e la Cuvée Speciale Brut Millesimata (attualmente in commercio c’è l’annata 2015).
Le referenze
Gaston Cheq Brut
Uno Champagne emblematico della Côte des Bar e dei suoi vitigni nei quali predomina il Pinot Nero. Equilibrio perfetto tra potenza e finezza, aroma fruttato e maturità. Lo champagne adatto ad ogni occasione. Uvaggio: 80% Pinot Nero, 20% Chardonnay. Invecchiamento: 4 anni.
Gaston Cheq Rosé Brut
Questo champagne si distingue immediatamente per il suo fine colore di rosa salmonato. Uno champagne piacevole in tutta la sua freschezza. Dalla struttura gradevole e delicata, i suoi aromi fruttati evocano aperitivi estivi e momenti di golosità. Uvaggio: 90% Pinot Noir, 10% Chardonnay. 32% di vini di riserva.
Gaston Cheq Blanc de Blancs Brut Millesimato
100% Chardonnay della Côte des Bar, questo champagne è fine, elegante, maturo. Caratterizzato da una’eccezionale persistenza aromatica, da un bel color dorato intenso , da bollicine fini e leggere e da una nota di agrumi canditi, questo champagne è un’invito d’ eccellenza per una degustazione raffinata. 1 sola annata di vendemmia. 7 anni di invecchiamento.
Cuvée Speciale Brut Millesimato
Questo Champagne mette in armonia i tre vitigni della regione Champagne; un bell’equilibrio tra finezza, durata e delicatezza. Le annate dei millesimati vengono scelte per il loro profilo aromatico promettente e generoso. Uvaggio: 40% Pinot Noir, 40% Chardonnay, 20% Pinot Meunier.
