L’intera storia del brandy non può essere capita a fondo senza conoscere la storia di Fundador: è proprio qui infatti, nella Bodega de la Luz, che è nato il primo brandy prodotto in Spagna, che quest’anno celebra il suo 150° anniversario.
Il 2024 è decisamente un anno importantissimo per la storica azienda Fundador, che celebra il 150° anniversario della nascita del primo brandy spagnolo, oltre che la creazione di una nuova categoria, quella del Brandy de Jerez.
Partiamo dalle basi, perché come sempre il territorio ha un ruolo fondamentale.
Tutto comincia nel 1730 con Bodegas Fundador, la più antica bodega della regione del Marco de Jerez, in Andalusia. Stiamo parlando di un territorio unico, vale a dire la regione viticola più a sud del continente europeo, che occupa un’area di circa 7000 ettari. Ci troviamo su un terreno ricco di argille bianche, in cui il carbonato di calcio e il silice trattengono bene l’umidità: per il suo colore viene chiamato Albariza. Il clima, con le sue estati torride e gli inverni miti, risente dell’influenza atlantica, e vede circa 300 giorni di sole all’anno con una grande influenza anche dei venti – quello caldo e secco da Levante e quello umido e fresco da Ponente.
In queste condizioni ottimali le origini della coltivazione della vite si perdono nella notte dei tempi, ma fu a partire dal XVI secolo che i vini della regione furono scoperti dagli inglesi, grazie ai quali il Jerez, da loro chiamato Sherry, fu esportato in tutto il mondo.
Pedro Domecq Loustau |
Le origini di Fundador sono strettamente legate al cognome Domecq, una famiglia di origini francesi che è stata capostipite dell'industria vinicola, la cui personalità più importante fu Pedro Domecq Loustau. Narra la leggenda che non arrivò al brandy scientemente ma, come spesso accade, in modo del tutto imprevisto: in un angolo della cantina si trovavano alcune holandas – acquaviti di vino – che venivano conservate da decenni in botti di rovere americano che in precedenza avevano contenuto gli ottimi generosos, i vini fortificati della zona o Sherry. Erano state ordinate da un cliente, che poi all’improvviso aveva annullato tutto, ed erano state lasciate lì.
Anni dopo, un maestro enologo trovò le botti abbandonate e, aprendole e assaggiando i liquidi all'interno, scoprì un prodotto eccezionale frutto dell'invecchiamento, con caratteristiche proprie, morbido, complesso negli aromi e ricco di sfumature, grazie al riposo silenzioso in quelle botti, conosciute in tutto il mondo come "Sherry Casks".
Era nata una nuova categoria destinata a entrare negli annali: questo prodotto unico è stato dunque registrato con il nome di Fundador – in italiano ‘fondatore’. Correva l’anno 1874: 150 anni fa, per l’appunto.
La collezione Fundador è cresciuta negli anni con nuovi prodotti, consolidando la leadership di questa bodega come azienda di riferimento per il Brandy de Jerez, e posizionandola come produttrice di Brandy leader nel mondo.
Presso Fundador ogni dettaglio nel processo di produzione è seguito con grande scrupolo, dalla selezione del terreno e della piantagione all’imbottigliamento.
Negli oltre 270 ettari di terreno vengono coltivate uve Palomino e Pedro Ximénez, perfette per la produzione dei quattro tipi di sherry: Fino, Amontillado, Oloroso e Pedro Ximénez.
Anche nella distilleria il processo viene seguito e controllato con cura: le acqueviti invecchiano attraverso il sistema delle Criaderas e del Solera, tipico del Marco de Jerez. Un'arte perfezionata grazie alla lunga esperienza.
Mezquita, la mitica cantina di Fundador, comprende ben 42 000 botti: un patrimonio impressionante che racconta una lunga storia. L’Angel Share si attesta intorno al 4%: una percentuale decisamente alta, ma dovuta all’estrema importanza che le botti ‘respirino’ a sufficienza.
Photo credit: Velier S.p.A.